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A Pria di quàttro canti

Dicembre 2018

A ‘pria di quattro canti’ (toponimo con cui è conosciuta dagli abitanti della zona) o Roccione del Pecoraio, è ubicata su un pendio erboso nelle vicinanze della strada che da Campomorone conduce in Praglia.

Un po’ di cronistoria:
al roccione si scala , presumibilmente , dagli anni ottanta, chiodi e piastrine ne sono testimoni, e viene recensito nella guida “ Alpinismo per gioco” edita nel 1987.
Negli anni successivi qualcuno posiziona del materiale qua e là, denotando inconsapevolmente le varie “ere” arrampicatorie.

Accesso:
Dall'uscita Bolzaneto A10 raggiungere Pontedecimo, al semaforo sulla provinciale SP35 del Passo dei Giovi svoltare a sinistra verso Campomorone, attraversare tutto il paese e al ponte andare a sinistra e attraversatolo prendere a a destra verso Ceranesi - Piani di Praglia. Superate le località Gazzolo e San Martino di Paravanico la strada sale a curve, con due evidenti tornanti.
Nel secondo tornante, poco prima della deviazione che porta ai laghi del Gorzente (al km. 9.2), sulla destra si trova un grande spiazzo adibito a parcheggio da cui si ha una bella veduta sul masso.
Lasciata l'auto, si imbocca la carrareccia chiusa da una sbarra percorrendola fin sopra la struttura rocciosa, da dove con una velocissima traccia di sentiero in discesa, indicata da alcuni ometti di pietra, si giunge in 10 minuti dal park.

Nei pressi del Roccione è stata posizionata una corda con strisce bianco/rosse onde evitare che le mandrie al pascolo vadano a depositare escrementi alla base.
L’altezza degli itinerari varia dagli 8 ai 10 metri su serpentino di ottima qualità, prevalentemente su terreno verticale o leggermente abbattuto che offre un tipo di scalata mai banale.
Il posizionamento delle protezioni, che sono fittoni resinati in inox 316, è volutamente pensato per favorire le prime esperienze da ‘primo di cordata’, così come i gruppi-sosta con moschettoni di calata.
In tutto si contano 15 itinerari con difficoltà approssimative dal 3 al 6c, con una predominanza di livello 4 e 5.
L'esposizione varia da est, sud e ovest rendendola frequentabile per gran parte dell'anno. Evitare solo le giornate di tramontana.

Sull'onda del lavoro effettuato a Cravasco, nel 2018 viene “riscoperto” con un serio lavoro preventivo di disgaggio in parete e pulizia dagli infestanti alla base, per poi procedere ad una valorizzazione globale della struttura stessa, terminata a fine anno.
Questo progetto, come molti altri da noi portati a termine, si basa sull'autofinanziamento. C'è bisogno quindi del sostegno economico di tutti i fruitori di queste che sono a tutti gli effetti strutture sportive, con una grande valenza sociale. La cassetta che trovate alla base delle vie alla Grande di Cravasco è il modo più diretto per sostenere queste iniziative.

Maggiori informazioni sulla nostra guida Spit a-o Pèsto

 
 

 

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