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Bric del Frate settore Sud - Est

Venerdì 30 Dicembre 2016

LAVORI ATTUALI: I lavori sono iniziati all'incirca tra il 2012 e il 2013 poco prima di iniziare a lavorare alla Parete dell'Aquila. Tutte le vie sono state tracciate e resinate da Renato Berruti tranne la A che era stata tracciata negli anni '90 da Marco Minuto e poi recentemente resinata nell'inverno 2010 dalle "Vecchie Beline" di cui Renato Berruti faceva parte. La falesia è stata ripulita dalla vegetazione e dalle rocce instabili e proprio in queste settimane ulteriori lavori hanno reso il settore assolutamente idoneo e fruibile. Alcuni lavori tuttavia sono ancora in corso e saranno ultimati con i primissimi giorni di Gennaio 2017.

AVVICINAMENTO: Vale il medesimo sentiero già descritto per arrivare alla "Caffettiera" e alla "Falesia dell'Aquila". Dall'uscita dell'autostrada di Feglino scendere in direzione Finale Ligure. Prima del bivio per Orco un grosso capannone sulla destra visibile dalla strada indica il ponte da attraversare per portarsi all'inizio della sterrata che porta alla falesia. Ovviamente, provenendo da Finalborgo, bisogna risalire la strada che porta a Feglino e subito dopo il bivio per Orco, che ci si lascia a destra, il capannone industriale citato prima ci indica che bisogna attraversare il ponte e portarsi all'inizio della sterrata. Si consiglia di lasciare l'auto sulla provinciale. Seguire la sterrata per 15 minuti fino al 2° tornante da dove, prendendo un sentiero dapprima largo, poi più stretto si giunge in vista delle propaggini est del Bric del Frate e della sagoma inconfondibile della Caffettiera. Prima di introdursi nel boschetto che porta alla caffettiera, per tracce di sentiero si arriva alla base delle vie, già visibili dal sentiero di accesso.

MATERIALI USATI: Si è fatto ricorso su tutte le vie a materiale RAUMER da 10 e a fittoni sezione 12 lunghezza 14 cm. Filettati; in merito alla resina si è usato BERNER.

SOSTE: Si è usato molto la catena su 2 ancoraggi con Maillon di collegamento e Maillon grossi di calata.

CHIODATURA: La chiodatura è ragionevolmente vicina ma mai "asfissiante" con una media di 1,80/2,00 metri di distanza tra 1 resinato e l'altro e con resinati più ravvicinati nei passaggi più difficili.

DIFFICOLTA' MEDIA: Questo settore del Bric del Frate si presenta sempre molto verticale, solcato nella parte alta da fessure molto nette che si alternano a placchette lavorate. E' sicuramente una falesia per climber di media esperienza e capacità, poiché presenta quasi tutti i tiri intorno al 6a o poco più, solo 1 al di sotto.

LUNGHEZZA DELLE VIE: su 6 vie attuali, 4 sono costituite da 2 tiri. Le vie più lunghe misurano dai 39 ai 40 metri, pertanto si consiglia di effettuare le soste previste.

MATERIALE OCCORRENTE: Si consiglia di utilizzare corde da 70 metri. Sono necessari 14/15 rinvii, le vie sono tutte attrezzate in modo corretto e non serve altro materiale, tuttavia un gioco di nut medi si consiglia di portarlo sempre con se.

  Nome Diff. Lung. Descrizione
A Via Senza Nome 5b 40 m molto intuitiva, facile e sempre piacevole, soprattutto il 2° tiro in bella esposizione su ottimo calcare.
B FASHION 6a+ 40 m ad un 1° tiro piuttosto atletico all'inizio e delicato a metà, si alterna un 2° tiro che raggiunge una bella fessura, leggermente strapiombante, di continuità, che si affronta con movimenti, sovente in tecnica Dulfer, davvero entusiasmanti.
C GLAMOUR 6a 17 m dalla sosta del 1° tiro di Fashion, la via si porta su una fessura doppia subito a dx. della precedente con bella ed atletica arrampicata, sovente in spaccata.
D GOSSIP 6a+ 39 m il 1° tiro presenta un muro verticale piuttosto tecnico e delicato con finale più facile ma in strapiombo, il 2° tiro più semplice su una placca solcata da buconi ed erosioni, molto bella, con un finale delicato.
E TRENDY 5c 21 m dalla sosta del 1° tiro di Gossip, la via si porta su un muro il cui superamento richiede un po’ di impegno per poi portarsi su una bella e non difficile placca a destra della precedente su grosse prese.
F VIVA L'ITALIANO 6a+ 40 m 1° tiro su una difficoltosa fessura da dita che prosegue aggirando uno spigolo per portarsi su un muro esposto un po’ tecnico sopra la grotta. Il 2° tiro, dopo un inizio di forza, sale su una bella e mai difficile fessura.

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