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Rian Croeua

Aprile 2008

Nasce dalla perseveranza e tenacia di Michele Picco, Corrado Brusa e la "scavatrice verticale" Sara Boscolo (oltre all'aiuto di Gianfranco Caforio e Fabio Pierpaoli), questa piccola falesia immersa nel verde della valle che dal mare sale fino allo spartiacque del monte Cornua.

Questa falesia è molto adatta quando non si ha disponibile una intera giornata e si vuole comunque arrampicare vicino casa. La roccia marnosa richiede un attimo di tempo per capirne l'aderenza, a prima vista quasi nulla, ma l'ottima chiodatura ravvicinata permette di scalare senza rischi.

Non è consigliata dopo le piogge in quanto la roccia diventa assai "saponosa" ed è necessario prestare attenzione alle vipere nel periodo estivo.

Poichè la falesia è recentissima è INDISPENSABILE indossare il casco perchè è probabile ci siano ancora scaglie che si staccano.

periodo consigliato:
In estate il pomeriggio, la mattina d'inverno

15 monotiri dal 3a al 6a

Accesso:

Ci sono due possibilità:
1) da Genova percorrere la SS1 Aurelia fino a Sori
2) con l'autostrada A12 uscire a Recco, prendere la SS1 Aurelia fino a Sori.

Al semaforo scendere verso il borgo, poi seguire le indicazioni stradali Canepa, Lago. Percorrere circa 5km e si raggiunge il bel paesino di Canepa, arroccato sulla stretta valle. Posteggiare senza dare intralcio o nella piazzetta della chiesa o lungo la strada che prosegue.

Dal paese seguire gli evidenti cartelli indicatori e tre bolli rossi, dapprima lungo una breve scalinata e una "crosa" (attenzione se è umido si scivola) poi su comodo sentiero per circa 500m in salita, qui si incontra un'altro cartello che indica una traccia che abbandona il sentiero segnato, si sale a destra fino a svalicare quello che si scopre essere una larga cresta boscosa.

A questo punto inizia una corda fissa che serve da corrimano per non scivolare, prestare attenzione

Maggiori informazioni sono nella nostra guida Spit a-o Pèsto

 
 

 

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